11/06/2007 Chiesa & dintorni Letta 2 volte L' ORATORIO ESTIVO ESPRIMA LA CORALITÀ DI ESSERE CHIESA Messaggio del Cardinale Tettamanzi alla Diocesi per l’Oratorio estivo 2007 Autore : Dionigi Card. Tettamenzi Carissimi, ancora una volta l’Oratorio estivo giunge puntuale al termine dell’anno scolastico, coinvolgendo le comunità cristiane nella feconda tensione tra un impegno formidabile e una grazia sorprendente. L’impegno è quello, generosissimo, delle migliaia di volontari e responsabili delle nostre parrocchie che spendono senza risparmio energie spirituali e risorse educative e organizzative, a servizio del tempo libero dei bambini e ragazzi e a sostegno delle loro famiglie. La grazia è nel volto di una Chiesa viva e giovane, fedele alla sua missione e anima della società, che splende luminoso nell’esperienza dell’Oratorio: di fronte alle sfide educative che non possono non preoccupare le famiglie e le istituzioni, le comunità cristiane si presentano umili e coraggiose, con pochi proclami e con molti fatti, con poche pretese e con tante proposte, con pochi soldi ma con grande generosità. La scelta del Maestro Lo slogan scelto e diffuso in tutti gli Oratori della Lombardia – Musica Maestro! – è ricco di suggestioni valide per tutti. Il Maestro, con la “M” maiuscola, è solo il Signore Gesù. È Lui che sa guidare ogni persona, soprattutto ogni ragazzo e ogni adolescente, a scoprire e ad interpretare nella verità e con gioia il progetto che Dio ha pensato appositamente per lui/lei. La missione educativa della comunità cristiana verso le giovani generazioni è tutta protesa verso questa meta: la vocazione cristiana di ciascuno, scoperta con grande gioia e intrapresa con vivo senso di responsabilità. La musica è una metafora quanto mai suggestiva per dire la bellezza, la fantasia, il ritmo e l’armonia della vita che Dio ci ha donato e che Gesù, il Maestro, ci rivela nel seguirlo e nell’ascoltare la sua parola. Seguire e ascoltare il Signore è il modo in cui ciascuno può scoprire le caratteristiche del proprio “spartito” per poterlo poi “suonare” in armonia con se stesso e con gli altri, in famiglia, nella scuola, nella Chiesa e dentro la società. Il sottotitolo dell’Oratorio estivo – abbiamo un piano e sembra forte – è molto simpatico e vorrei che suonasse come un gioioso monito, non solo per i ragazzi che lo canteranno spesso, ma anche, a cominciare dagli adulti, per tutti noi cristiani che dobbiamo lasciarci interpellare dalle situazioni che stiamo vivendo. Assistiamo, spesso attoniti e smarriti, a fenomeni sociali e culturali in qualche modo inediti. Così le ideologie che minano la società dalle sue fondamenta, le proposte che relativizzano i valori morali assoluti, le ingiustizie nascoste nel tessuto profondo della convivenza umana, le menzogne che falsificano il dialogo tra le persone e nella comunicazione pubblica, le violenze assurde che insanguinano le mura domestiche, i paesi, le città, i popoli. Carissimi, di fronte a tutto ciò non restiamo passivi, non limitiamoci al lamento, non rimaniamo inerti! Raccogliamo l’invito semplice, convinto e solo apparentemente giocoso che ci viene dai ragazzi dell’Oratorio: abbiamo un piano e sembra forte… Se ascoltiamo il nostro Maestro possiamo rintracciare anche nella complessità delle situazioni più aggrovigliate un disegno positivo su noi stessi, sulle nostre comunità e sulla stessa società e possiamo cominciare a realizzarlo come umili, miti e forti costruttori di comunione e di solidarietà. Se mettiamo in gioco tutte le nostre potenzialità, se ci poniamo a piena disposizione del Maestro trafficando i talenti che ci ha donato, ci scopriremo capaci di fare “cose grandi” anche nella pochezza e semplicità della nostra persona. E potremo regalare un po’ di armonia e di luce alla nostra epoca così stonata e confusa. Adolescenti protagonisti Tra i protagonisti dell’Oratorio estivo, oltre ai bambini e ai ragazzi, un posto speciale l’hanno gli adolescenti impegnati come animatori delle molteplici e varie attività quotidiane. Ne ho incontrati moltissimi, la sera del 25 maggio, radunati a Milano nella Piazza del Duomo per ricevere dall’Arcivescovo il “mandato”, a sostegno del loro prezioso servizio educativo. Agli adolescenti ho ricordato che l’impegno, che in queste settimane si assumono, è molto significativo anzitutto per loro stessi: contrariamente a quanto troppo spesso si pensa e si dice con superficialità di loro, gli adolescenti dimostrano a se stessi e agli altri che sanno sacrificarsi, dicono che vale la pena di farlo per i più piccoli, che è possibile non pensare solo a sé, anzi che tutto ciò è molto bello ed è fonte di vera gioia. Alle comunità cristiane chiedo di condividere con me e di rendere sempre più concreto quanto ho promesso ai giovani animatori degli oratori estivi: “Non siamo mai soli nello spartito di Dio che è la nostra vita. Una nota chiama l’altra, se no la musica finisce subito. Sarebbe triste e povera una “musica” tutta di “solisti”! Non siete soli nell’Oratorio estivo, vissuto con impegno e responsabilità: le vostre parrocchie sono tutte con voi e anche il vostro Arcivescovo vi segue con affetto e con simpatia. Ma, soprattutto, non siete soli nel cammino della vostra crescita umana e spirituale, nella ricerca della vostra vocazione e del vostro posto nella Chiesa e nella società…”. L’Oratorio estivo che inizia si presenta come una bellissima occasione per esprimere in ogni comunità cristiana la “coralità” del nostro essere Chiesa. Non perdiamo neppure una sola nota della “musica” del nostro vero “Maestro”. E interpretiamo insieme il meraviglioso spartito che unisce tra loro “strumenti” molto diversi: piccoli e grandi, giovani e anziani, preti, religiose e laici… Mi unisco di cuore a tutti voi con la preghiera e con la benedizione che imploro dal Signore su ciascun Oratorio perché vi risuonino sempre le note di un’autentica “sinfonia” della santità. |
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