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12/12/2004
Opinioni & Cultura
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ADOLESCENTI FIGLI NOSTRI !
Sono i figli che abbiamo generato
Autore : Piazza Giacomo

Non confondiamoci, gli adolescenti che hanno ucciso il benzinaio di Chiuso sono figli nostri. Figli della nostra indifferenza, del nostro assordante benessere, della nostra confusione di valori, del nostro perbenismo vuoto e riempito di cose materiali.




Sono i figli dei nostri Oratori vuoti degli adolescenti, perchè poveri di validi educatori e di Sacerdoti presi da tutto fuorchè dallo stare con le persone ad ascoltare.




Questi adolescenti vuoti, pieni di droghe, sono anche vicini a noi, nei nostri rioni o nel nostro paese, il problema è che non li vediamo, non li ascoltiamo, non siamo loro veramente vicini. Siamo ciechi, che guidano altri ciechi e che si fanno guidare da ciechi.




Fingiamo di capirli per giustificarli quando ritornano a casa ubriachi o drogati, quando il loro amore vero è la fuoriserie sportiva, quando pretendiamo che siano gli altri ad educarli, per poi difenderli quando ci viene detto che qualcosa non va...




Facciamo abortire le nostre ragazze perchè “sono troppo giovani per un bambino” ignorando la disordinata vita sessuale dei nostri figli, li lasciamo circolare fino al tardo mattino del giorno dopo senza chiederci dove sono stati e con chi, non ci chiediamo perchè hanno i capelli troppo corti o troppo lunghi, perchè vogliono il cellulare a 12 anni o i capi firmati...




Noi in verità siamo loro, quando siamo indifferenti nel nostro benestare stanco, confuso e feroce. Dobbiamo aprire gli occhi e gurdare non lontano per vedere la nostra sofferenza in loro, in questi ragazzi che abbiamo generato pieni di tutti i nostri mali, all' interno di una società disperata che ha cambiato il Dio vero con il dio denaro che tutto domina e tutto copre.




Dobbiamo stare attenti, siamo solo all' inizio, questa è la punta dell' iceberg di generazioni che si stanno formando non cristianamente il cui unico amore è il piacere e il divertimento, in cui la vita propria e degli altri non conta e prenderla è l'eccitazione suprema di un delirio di onnipotenza causato della morte dei valori che erano nostri.




Non li vediamo perchè non siamo più capaci di vederci dentro, di ascoltare la nostra anima dimenticata chissà dove.




Il vero è che loro “non esistono” perchè noi non esistiamo più come uomini persi dentro ad un esistenza malata.




Dicembre 2004




Dedicato a F.


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