15/04/2006 Opinioni & Cultura Letta 15 volte MI PREOCCUPA L'ASSENZA DEI GENITORI DEGLI ADOLESCENTI Gesù è stato un vero anticonformista. Invito i giovani a buttarsi, a fidarsi di Lui… Autore : Don Achille Gumier * Quale significato ha la Pasqua nella nostra società in crisi di valori che non sembra credere più in niente se non in ciò che tocca e vede? La Pasqua è sempre annuncio di vita nuova e arriva proprio là dove più ce n’è bisogno. E’ per forza sua che si propaga dal momento della Risurrezione del Signore, che è Signore di tutti non perché io lo credo ma è così da sempre. Io lo posso accettare o rifiutare, ma Lui resta quello che è da sempre e per sempre. Questo mi sembra fondamentale per un discorso sulla Pasqua oggi. In un mondo dove non c’è più nessuna certezza se non quella che io mi costruisco a mio uso e consumo, è indispensabile aprirsi ad accogliere il mistero, cioè il gesto dell’amore infinito di Dio che nel Cristo morto e Risorto mi raggiunge e mi coinvolge. Se io glielo permetto allora inizia la stupenda avventura verso il rinnovamento del cuore e della vita. Entro anch’io nella dinamica della morte per la vita: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, resta solo!…”. Ecco il perché di tanta solitudine nel nostro mondo, una solitudine riempita dalle cose, quelle che vedo e che tocco, delle quali mi sento padrone. Ma sappiamo che le cose hanno una durata effimera. Solo unendomi con fede alla morte e risurrezione del Signore, mi inserisco in un processo di vita che durerà per sempre anche dopo la mia stessa morte fisica. Pasqua è mistero di vita. * Gli adolescenti e i giovani sembrano oggi tra i più lontani dalla Chiesa. Che cosa può significare per loro la Risurrezione di Gesù? E’ vero che sembrano i più lontani… Ma sembrano! In realtà rispecchiano il mondo degli adulti. Quanti sono gli adulti che aprono la strada ai giovani?… A ben guardare in tutte le generazioni, pur con le logiche differenze, si notano gli stessi fenomeni di partecipazione o latitanza. Nelle assemblee liturgiche fondamentali vedo più o meno lo stesso numero di partecipanti equamente suddivisi tra le varie generazioni. Ciò che preoccupa maggiormente è l’assenza degli adulti di mezza età, genitori degli adolescenti d’oggi. Dobbiamo anche tener conto del fenomeno del “rigetto”. Ad una certa età, l’adolescenza appunto e anche prima, avviene questo fenomeno che spinge a contestare e rifutare tutto quanto si è ricevuto per ricuperarlo poi dopo se continua il cammino di educazione ed il dialogo franco e rispettoso. L’importante è non rompere il dialogo e non interrompere il contatto con questi ragazzi e ragazze che per mostrarsi cresciuti a volte ricorrono ad atteggiamenti di insofferenza verso tutto ciò che viene dagli altri e comportamenti un po’ strampalati. Per loro tutto è vecchio e medioevale, logico che lo rifiutino. Per questi ragazzi la risurrezione del Signore può significare una prospettiva davvero interessante: Gesù era un anticonformista nel vero senso della parola e quindi può risultare a loro simpatico e provocante. Le sue proposte di vita rispondono a quel desiderio profondo che ciascuno si porta dentro e che non sempre si riesce a soddisfare mettendo ordine in quel guazzabuglio interiore che spesso condiziona tutto. Occorre la forza di provare, di buttarsi fidandosi di uno che ha dato la vita, che non ha giocato solo con qualche messaggino!… Che per amore del Padre e dei fratelli è morto ed è risorto. Forse val la pena di cercare ancora oggi un contatto diretto con Lui e fare comunità con tutti quelli che vogliono provarci! Auguri e Buona Pasqua! [ Don Achille Gumier ] |
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