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12/06/2006
Opinioni & Cultura
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IL SESSO TRA MINORENNI: FENOMENO CONSOLIDATO !
Non è il profilattico la soluzione del sesso tra minorenni ma una seria educazione all’ Amore vero
Autore : Piazza Giacomo

Fa bene il “Giornale di Lecco” di oggi 12 Giugno 2006 a sollevare il problema del sesso tra i minorenni, argomento che nella nostra società fintamente perbenista è ancora tabù. In realtà il problema è vecchio, almeno decennale. Infatti i primi a rompere in massa il limite dei 18 anni alle esperienze sessuali sono gli attuali 25-30enni.

Basta parlare con un (o una) 18enne per scoprire quanto sia intensa e promiscua la loro vita sessuale. Il fenomeno non riguarda solo i maschi, ma parimenti anche le ragazze che si ritrovano a 20anni con numerose esperienze sessuali alle spalle. A 18 anni oggi si è nel pieno della vita sessuale ! Sono tre gli argomenti che la nostra società rifiuta di affrontare in famiglia e negli ambienti educativi dei minorenni: l’alcoolismo giovanile, la massiccia diffusione delle droghe e il sesso dei minorenni. Anche negli Oratori persistono inossidabili questi tre tabù di cui non si parla mai o poco per non correre il rischio di essere additati. Il primo allarme lanciato sulla stampa dell’ abbassamento dell’ età dei primi rapporti sessuali è stato lanciato sul Corriere online nell’ estate 2005 e ribadito più volte anche da altre fonti. L’origine dei dati è l’autorevole clinica ginecologica Mangiagalli che diffondendo degli studi interni ha riferito che la maggior parte delle donne che arrivano a loro per partorire avevano avuto i primi rapporti a 13 anni, il dato andava oltre: questi rapporti avvenivano perlopiù con maggiorenni dai 18 ai 30 anni !

Allora l’allarme cadde nel vuoto perché scoppiò lo scandalo cocaina nei vip che tenne banco per molto tempo. Oggi, dopo un anno, si ritorna a parlarne anche perché la Lombardia è in Italia la regione con l’età più bassa delle prime esperienze sessuali complete (13-14 anni per le femmine e 15-16 per i maschi), nel centro e sud Italia l’età è 17 anni di media.

In realtà il problema vero è che non siamo capaci di accettare quello che gli adolescenti e giovani di oggi sono: non cristiani e privi dei valori cristiani!

Infatti, come ribadisco da tempo, chiunque (anche chi non è credente) di noi ha dentro un retroterra di cultura cristiana, molto confusa a volte, ma che pervade anche la società e quindi le leggi che ne regolano i rapporti tra le persone. Osservandone attentamente i comportamenti, possiamo cogliere tutto ciò che cristiano non è, dal piacere fisico a quello sessuale, il culto delle belle cose, lo star bene fisicamente ed essere felici nell’ esteriore.
Valori umani, vicini più alla civiltà Romana o Greca, che ai 2000 anni di cristianesimo.Le giovani generazioni sono riuscite a fare quello di impensabile per le precedenti: hanno dimostrato come si possa vivere benissimo ignorando la parte spirituale della vita o modellandone una di comodo. La soluzione del problema, non è regalare il profilattico ai minorenni, sarebbe come liberalizzare le droghe leggere tra i minori visto che ormai le consumano quasi tutti, ci ritroveremmo rapidamente con un aumento di gravidanze tra minorenni, fenomeno diffuso nel nord europa dove le legislazioni minorili sono molto liberali. (Il fenomeno è in aumento anche da noi praticamente ignorato !) Oppure ragazzi ancora bambini in balia dei loro istinti e desideri più spinti !
La soluzione è quella di fornire alle famiglie e alla scuola, quella formazionie adeguata per parlare con i ragazzi dei loro reali problemi. L’ Educazione Sessuale nelle scuole può essere una soluzione purchè non diventi stimolazione tecnica al sesso come si è verificato in Inghilterra dove è stata modificata e sospesa perché priva di quella parte di informazione all’ Amore inscindibile con l’esercizio della genialità.

La Chiesa è rimasta ormai l’unica istituzione mondiale a fare differenza tra genitalità e sessualità, in un mondo dove si propaganda tutt’altro ! < Gli adolescenti e i giovani, che avvertono prepotente dentro di sè il richiamo dell'amore, hanno bisogno - ha affermato Benedetto XVI - di essere liberati dal pregiudizio diffuso che il cristianesimo, con i suoi comandamenti e i suoi divieti, ponga troppi ostacoli alla gioia dell'amore, in particolare impedisca di gustare pienamente quella felicità che l'uomo e la donna trovano nel loro reciproco amore. > Secondo il Pontefice, che ha espresso questi concetti, anche se in modo meno diretto anche nell'Enciclica 'Deus caritas est', occorre far capire ai ragazzi di oggi che «al contrario, la fede e l'etica cristiana non vogliono soffocare ma rendere sano, forte e davvero libero l'amore. Proprio questo - ha spiegato - è il senso dei dieci Comandamenti, che non sono una serie di no, ma un grande sì all'amore e alla vita».«L'amore umano - ha scandito - ha bisogno di essere purificato, di maturare e anche di andare al di là di se stesso, per poter diventare pienamente umano, per essere principio di una gioia vera e duratura, per rispondere quindi a quella domanda di eternità che porta dentro di sè e alla quale non può rinunciare senza tradire se stesso». Queste parole non riescono a trovare compimento in realtà parrocchiali in perenne crisi di educatori adulti formati e preparati.

Giugno 2006


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