06/10/2006 Chiesa & dintorni Letta 2 volte MESSAGGIO DEL CARDINALE ALL' APERTURA DEGLI ORATORI In Oratorio la Comunità parrocchiale si ritrova con i sentimenti e lo stile di una festa in famiglia Autore : Card.Dionigi Tettamanzi Carissimi, la Festa dell’Oratorio è sempre occasione lieta per ritrovarci insieme, mentre siamo ancora all’inizio del nuovo Anno Pastorale. In Oratorio la Comunità parrocchiale si ritrova con i sentimenti e lo stile di una festa in famiglia: può essere il compleanno di uno dei figli o l’anniversario di matrimonio di mamma e papà, o un’altra occasione ancora… L’importante è esserci tutti e dare ciascuno agli altri la gioia di ritrovarsi uniti, legati dall’affetto reciproco, contenti di vivere insieme e di impegnarsi gli uni per il bene degli altri. Una festa in famiglia, nel cammino missionario della nostra Chiesa Quest’anno la Festa dell’Oratorio può avere, come di consueto, gli accenti propri di un ritrovo familiare allargato, ma, soprattutto, si inserisce nell’impegno, che chiedo a tutta la Diocesi di avviare e percorrere, sulla missione della famiglia a servizio del Vangelo. Il cammino missionario della nostra Chiesa riprende di nuovo slancio e vigore: vuole rendere testimonianza a Gesù risorto e proporre a tutti l’amore di Dio contemplato in Gesù, nella sua vita, passione, morte e risurrezione. La missione dei cristiani non è mai una conquista. È sempre una proposta d’amore: come uno spazio, o meglio un’ospitalità, dove tutti possono entrare a far parte della comunione di amore che esiste tra Dio e gli uomini. Nei prossimi tre anni la Chiesa ambrosiana offrirà questa ospitalità dell’amore tenendo come particolare riferimento la realtà della famiglia, crocevia di ogni esperienza di vita. La famiglia ascolta il Vangelo e, alla sua luce, comprende la propria meravigliosa identità; annuncia il Vangelo e diffonde la sua preziosa fecondità. Ho piena fiducia che ogni Oratorio saprà interpretare in modo singolare il soffio dello Spirito che chiama le famiglie, genitori e figli, ad essere discepoli e testimoni di Gesù risorto, discepoli e annunciatori del suo Vangelo: da un lato sollecitando le famiglie a saper leggere e a saper ascoltare la vita di oggi, con i suoi cambiamenti e con le sue nuove possibilità; dall’altro lato invitando le famiglie ad ascoltare la parola di Dio e a trasmettere la fede, così da diventare “l’anima” della società e del mondo, veramente presenti nella storia a servizio del Regno di Dio. Oratorio e famiglie in ascolto della vita e del Vangelo L’Oratorio vive continuamente l’intreccio, felice anche se non facile, con la vita delle famiglie. Riconosce ai genitori l’originaria e primaria titolarità educativa verso i figli. Esprime la dimensione materna e paterna della comunità cristiana che si prende cura dei figli generati nel suo grembo dallo Spirito di Dio, con la grazia del Battesimo. Affianca, sostiene e integra con i suoi percorsi educativi la proposta di crescita umana e cristiana che avviene nelle famiglie. Offre opportunità e servizi per l’incontro, la condivisione, la formazione e la socializzazione dei ragazzi e dei genitori. Rappresenta le istanze educative comunitarie presso le istituzioni e nella rete sociale. Si avvale spesso dell’impegno generoso e volontario di non pochi genitori e nonni. Ma, innanzitutto, l’Oratorio esprime una vera e profonda “parentela” con la famiglia perché vuole realizzare, in molti e diversi modi, ciò che è originariamente costitutivo di ogni famiglia: una comunità dove le relazioni tra le persone sono tutte improntate all’amore, al riconoscimento della vita di tutti come un dono prezioso, al valore unico e insostituibile di ogni persona, all’arricchimento reciproco tra le diverse dimensioni affettive degli sposi, dei genitori, dei figli e dei fratelli. Alla luce di questo rapporto imprescindibile tra Oratorio e famiglia, desidero che lungo tutto questo anno pastorale si intensifichino le occasioni nelle quali comunità e famiglie si mettano insieme in ascolto della vita e del Vangelo. Penso, in particolare, alle felici opportunità offerte dagli incontri che, in ogni Oratorio, iniziano e accompagnano i vari itinerari dell’iniziazione cristiana: dalla richiesta dei sacramenti e della catechesi, alla consuetudine che va diffondendosi di alcune “domeniche insieme”, con proposte differenziate e correlate, in Oratorio, per genitori e figli. Un’attenzione speciale andrà sempre meglio realizzata, da parte di tutti gli educatori, alle molte e diverse situazioni dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani che custodiscono ed esprimono il delicato e misterioso mondo interiore degli affetti, con tutta la sua gamma di esperienze: dall’amicizia all’innamoramento, dall’impegno generoso per gli altri al tempo del fidanzamento e del discernimento vocazionale a tutto campo. Non dimentichiamo poi che, soprattutto in questo ambito, ci sono non poche volte ferite da riconoscere e soccorrere, sia tra i ragazzi che tra gli adulti. Lo stile proprio dell’Oratorio, fatto di parole, incontri e azioni, potrà molto giovare alla scioltezza delle relazioni tra comunità e famiglie. In sintesi: ci ascoltiamo, così come siamo, e insieme ascoltiamo che cosa la parola di Dio ci propone. Tutto quel che vi dirà La Festa dell’Oratorio, se vuole essere il principio vivo di una comunità che riconosce quanto e come l’amore di Dio è in mezzo a noi, soprattutto nella vita delle famiglie, ha un racconto bellissimo e insuperabile al quale ispirarsi. È il racconto, che l’evangelista Giovanni ci riporta, di una festa di nozze dove “c’era la madre di Gesù” e dove “fu invitato anche Gesù con i suoi discepoli” (cfr. Giovanni 2, 1-11). Sono certo che il Signore, che allora in Cana di Galilea “diede inizio ai suoi miracoli”, non ha mai smesso e mai smetterà di compierli questi miracoli anche all’Oratorio! Sì, Gesù continua a “manifestare la sua gloria” là dove ci sono ragazzi, adolescenti, giovani, responsabili, educatori e genitori che ascoltano fiduciosi la parola di Maria, la parola della Chiesa, attenta a ciò che accade oggi in ogni famiglia, come allora in quella di Cana. Ogni giorno, in Oratorio, imparate a tenere fisso lo sguardo su Gesù e state pronti a muovervi secondo TUTTO QUEL CHE VI DIRÀ. È il segreto di una festa che non ha più fine! È il mio augurio per la Festa di ogni Oratorio e perché ogni giorno dell’Oratorio sia davvero una festa! Con la benedizione del Dio dell’amore, della vita e della gioia. Il vostro Arcivescovo +Dionigi card. Tettamanzi Milano, 24 settembre 2006. |
---|
[ Torna sopra ]