13/10/2006 Comune di Ballabio Letta 4 volte QUANDO L'ALCOL DISTRUGGE LA VITA… Si può vivere senza alcol ? L’esperienza dei Club degli Alcolisti in Trattamento Si è svolto venerdì 13 ottobre presso il salone dell’oratorio di Ballabio, alla presenza di una ottantina di persone e dell’ Assessore sig.ra Pinuccia Lombardini un incontro pubblico organizzato dai Club degli Alcolisti in Trattamento dal titolo “ Si può vivere senza alcol ? L’esperienza dei Club degli Alcolisti in Trattamento” gli intervenuti hanno discusso e ascoltato le toccanti esperienze in un clima di accettazione e familiarità, la serata si è conclusa con la consegna degli attestati di sobrietà a cui ha fatto seguito un rinfresco analcolico offerto dai membri dell’associazione. L’A.C.A.T. (Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento) è una associazione di volontariato che si occupa delle famiglie, delle persone, che hanno problemi legati al consumo di bevande alcoliche. L’associazione è nata sullo stimolo di uno psichiatra Croato, Vladimir Hudolin che ha messo a punto nel 1964 un innovativo metodo di trattamento. In Italia i C.A.T. sono presenti dal 1979, in provincia di Lecco dal 1986, il C.A.T. di Introbio è attivo dal novembre del 1994. Attualmente in Italia ci sono circa 2300 C.A.T. Come funziona? L’A.C.A.T. è costituita dai C.A.T. (Club degli Alcolisti in Trattamento) che sono comunità multifamiliari, gruppi di autoaiuto, costituiti da un massimo di 12 famiglie. Ogni C.A.T. si incontra una volta alla settimana per un ora e mezza, durante gli incontri i membri si confrontano e discutono dei loro problemi legati al bere e insieme cercano di trovare un modo per risolverli, attraverso la reciproca solidarietà e amicizia. I C.A.T. non sono gruppi terapeutici, nei club non ci sono medici, psicologi, psichiatri, maghi, santoni o altro, ogni membro di club porta la propria esperienza e ascolta l’esperienza degli altri nella stima e fiducia reciproca questa disponibilità è la chiave di volta per raggiungere l’astinenza, la sobrietà. L’approccio ai problemi alcolcorrelati ( l’alcolismo, per usare un termine brutto ma che forse è più familiare) adottato dai C.A.T. considera tali problemi non come una malattia un vizio o un disturbo particolare ma come un comportamento, uno stile di vita, che può essere cambiato con la propria responsabilizzazione e con le scelte personali. Se ci si pensa, si inizia a bere in famiglia, con i parenti, alle feste, ai compleanni… sempre in contesti positivi e per questo motivo è difficile considerare il bere alcolici come qualcosa di negativo. E’ la nostra cultura. Purtroppo tra le tante persone che bevono alcolici (circa il 75 % della popolazione italiana) una parte considerevole ( circa il 10 % della popolazione) sviluppa in diverse forme i problemi alcolcorrelati, diventando alcolisti. L’alcolismo è problema molto diffuso che però è difficile da riconoscere e ancora di più da accettare, quando ci tocca da vicino ci fa sentire impotenti, disperati, soli e spesso non si sa a chi chiedere aiuto. La nostra associazione vuole essere una mano tesa a tutte quelle famiglie che stanno vivendo questo problema in solitudine. Quando si deve contattare l’associazione? Quando nella propria famiglia, tra i propri amici, tra le persone che amiamo ci sono problemi legati al bere, ma anche solo per avere informazioni e chiarimenti su quel che riguarda questi problemi. Naturalmente la segretezza e la discrezione sono garantiti Ma Funziona? E’ difficile rispondere a questa domanda, per quanto riguarda il raggiungimento della sobrietà una ricerca nazionale svolta su 2300 C.A.T. ha rilevato un esito positivo nel 70 % delle persone entrate in un club, di certo c’è un beneficio immediato, il poter parlare con altre persone di questi problemi senza vergogna, senza avere il timore di essere giudicati e questo, in una società di la maggior parte delle persone beve alcolici, può esser già qualcosa. Come contattare l’associazione? Il C.A.T di Introbio si incontra il martedì sera dalle 20,30 alle 22,00 presso il Distretto Sanitario in Località Sceregalli, per informazioni si può contattare Giorgio Mazzoleni Tel. 0341/955261 o Meles Raffaella Tel. 0341/530913, ma ci si può presentare direttamente ogni martedì sera. Per ultimo ci preme dire che noi non siamo contro l’alcol, noi siamo a favore della libertà di scegliere tra bere e non bere. Nella nostra società però, per ragioni culturali ed economiche siamo continuamente condizionati al bere, basti pensare alla pubblicità o agli innumerevoli detti e proverbi che fanno parte del nostro dialetto e che decantano qualità che l’alcol non ha. Perfino nella nostra vita quotidiana nei bar o a casa di amici rifiutare l’offerta di una bevanda alcolica è vissuta a volte quasi come un offesa, o comunque sembra incomprensibile. E così chi sceglie di non bere alcolici fa spesso fatica mantenere il suo proposito Noi cerchiamo di favorire una cultura che favorisca questa scelta,una scelta di salute. Le famiglie del C.A.T. di Introbio colgono l’occasione per ringraziare Don Achille che ha permesso l’uso del salone e l’Amministrazione Comunale, nella figura della sig,ra Lombardini, per il patrocinio offerto e per la significativa collaborazione. |
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